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Dans la boîte
Ho progettato una scatola per le persone, una scatola per tutti. Mi affascina l'idea di una fotografia che "si fa con gli altri". Come uno dei possibili ruoli urgenti della fotografia. Grazie all'invito di Leica Camera, ho potuto "inscatolare" diverse personalità del mondo della fotografia ed anche dei visitatori curiosi. Tutte queste scatole l'una accanto all'altra mi hanno dato l'impressione di un catalogo di entomologia. La specie che si studia in questo caso specifico è molto difficile da catalogare, proprio a causa della sua eterogeneità : multipla, proteiforme, cangiante e incessantemente rinnovata...
Testo di Luce Lebart...
Come ogni estate all'inizio di luglio, la città di Arles indossa il suo vestito di calore e di festival trascinando nelle sue pieghe migliaia di appassionati dell'immagine e della fotografia. Gli incontri di Arles : un festival internazionale che, con le sue quarantacinque edizioni, ha contribuito a ridefinire il quadro della fotografia. Fotografi, espositori, giornalisti, insegnanti, studenti, collezionisti, artisti, critici, storici, blogger, direttori di musei, galleristi, ma anche dilettanti, turisti o semplici curiosi fanno traboccare l'attività della città. Mentre alcuni cercano le mostre del "down town", altri, venuti dal museo blu, si dirigono verso la fondazione Van Gogh, mentre i flussi degli spettatori si riversano nei vecchi atelier della SNCF. In molti luoghi si trovano inaugurazioni, autografi di libri e conferenze.

Nello spazio Van Gogh, mediateca di Arles, Maria Letizia Piantoni ha catturato questi uccelli di festival nella sua scatola. Invitata da Leica, ha costruito questa "scatola", una gigantesca camera luminosa, e si è divertita. Li ha lasciati liberi nella scatola. Hanno giocato il gioco e preso la posa : dal dilettante all'editore passando per il fotografo, il direttore di un'istituzione ecc.

Qual è il fotografo che ti ha ispirato ? Come è avvenuto l'incontro con la fotografia ? Qual è la prima fotografia che ti ha impressionato ? Cosa pensi delle nuove pratiche editoriali presenti quest'anno 2015 ? Qual è la prima cosa che ti viene in mente di Arles ?

Il caldo travolgente della capitale della Camargue non ha scoraggiato questi amanti della fotografia : tutti hanno risposto alle stesse domande che li attendevano all'uscita della scatola. E tutte queste persone immagino-dipendenti hanno risposto con franchezza ed emozione. Decisamente le immagini di Cartier Bresson, Robert Franck o Lucien Clergue volano e risuonano in tutta una generazione di professionisti del mondo della fotografia. L'incontro con il media risale spesso all'infanzia o all'adolescenza e ci si ricorda della prima volta che si è venuti al festival come del primo bacio. Per tutti, Arles è un momento privilegiato. La città è sempre invariabilmente calda, soffocante, ma così rinfrescante per gli sguardi. Quanti progetti e vocazioni sono nati o hanno trovato forma assaporando un pastis nella piazza del Forum, sulle scalinate del teatro antico o ancora al mattino dopo una nottata festiva all'Arcivescovado ? Tutta questa fauna fotografica si ritrova e si rinnova da un'estate all'altra durante la prima settimana chiave del Festival. Hotel affollati, bar sovraccarichi, la città in sospensione è costellata di eventi che sono anche l'occasione di un'immersione in un luogo e nel suo patrimonio storico. Gli sguardi si incrociano, ci si perde e ci si ritrova, ci si dà di nuovo appuntamento. Ci si nutre di immagini e scambi ... rimangono ancora delle mostre da vedere o da rivedere, ci piacerebbe tanto poter tornare quando tutto sarà più calmo ... Una cosa è certa : per niente al mondo si perderebbe questo pellegrinaggio comunitario di una settimana in cui tutto è incontro.

Luce Lebart